NEVERLAND. L’isola che non c’è

Versiliadanza
Palazzo della Propositura, San Gimignano

da James Mattew Barrie
con Leonardo Diana, Valentina Sechi
realizzazione scene Sergio Cangini
costumi Ilaria Ariemme
sound design Boris Stokman
luci Gabriele Termine
regia Lotte Lohrengel
coreografia Leonardo Diana
produzione Versiliadanza, Elsinor Teatro Stabile d’Innovazione

“E ora, cercate di sognare, solo chi sogna può volare!”

Peter Pan, Wendy, Capitan Uncino, Trilly, Giglio Tigrato, i pirati e le sirene, e il solito coccodrillo, che, insieme con la mano di Capitan Uncino, ha divorato una sveglia. Un viaggio a flash back, a ritroso nei ricordi, nelle avventure e nei personaggi di una delle “storie per bimbi e ragazzi” più note al mondo, a buon diritto entrata nel cosiddetto immaginario collettivo.
Il viaggio di Peter e Wendy – che ritroviamo fatalmente adulti, colti di quando in quando come da un ricordo, qualcosa di non definito, che trasforma magicamente ai loro occhi gli oggetti di uso più comune- passo dopo passo, avventura dopo avventura, tra mare e voli nei cieli stellati, permetterà ai due protagonisti di ritornare nel fantastico paese che somiglia molto a un sogno, e i sogni – si sa – sono misteriosi, come misteriosa è Neverland, l’isola che non c’è. Uno spettacolo di poetico impatto visivo, in cui parlano solo le immagini e il gesto, la musica, il corpo e la danza che traducono sulla scena in forma narrativa e immediata, fruibile anche dai più piccoli, il mito dell’infanzia avventurosa e fantasiosa, quella che fa dire a tutti noi: “Ho la sensazione di averlo già visto, quel vascello… tanto tempo fa, quando ero bambino!”

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