Chi siamo

La compagnia Giardino Chiuso nasce nel 1998 a San Gimignano (SI), dopo varie esperienze dei suoi fondatori nel campo teatrale, della danza contemporanea e dei linguaggi visivi, grazie alle quali il gruppo indirizza la propria ricerca verso la contaminazione tra parola, movimento e visual art, una cifra distintiva che caratterizza tuttora la poetica della compagnia. Negli anni il lavoro si è ampliato, svolgendo attività di organizzazione di eventi culturali, laboratoriali per la didattica nelle scuole e di formazione, sia a livello nazionale che internazionale.
La compagnia ha al suo attivo numerose produzioni di teatro-danza, replicate in Italia e all’estero, realizzate anche attraverso coproduzioni con enti e compagnie come il Festival Fabbrica Europa, Teatro Studio Krypton, Versiliadanza, Museo Mart di Trento-Rovereto, Festival Magna Grecia, Istituto Italiano di Cultura di Colonia, Teatro Regio di Parma, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Tra le ultime produzioni Inverno (2017) con la musica originale della violoncellista Julia Kent, Macchine tratto dal romanzo “La Morte di Marx e altri racconti” di Sebastiano Vassalli (nuovo allestimento 2018, Small Theater di Erevan – Armenia), Pinocchio (2019, Teatro Goldoni – Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino – Firenze), Bianchisentieri (in tournée dal 2013).
Nel tempo si sono consolidate importanti collaborazioni con artisti esterni alla compagnia, tra cui gli scrittori Sebastiano Vassalli, Vittorio Cielo, Michele Santeramo, gli attori Virginio Gazzolo, Mariano Rigillo, Carla Tatò, la compositrice Julia Kent, i registi Giancarlo Cauteruccio, Carlo Quartucci, il coreografo Virgilio Sieni, lo scultore Marco Di Piazza, il pittore Pino Chiezzi, l’artista Antony Gormley.
Dal 2002, per la direzione artistica di Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari, organizza la stagione invernale al Teatro dei Leggieri di San Gimignano Leggieri d’Inverno, un progetto attento verso i nuovi linguaggi, la nuova drammaturgia, il teatro e la danza contemporanea, con la convinzione che quelle del “teatro periferico” possano essere importanti realtà produttive e propositive per il sistema teatrale e della danza italiano.
Cura, sempre dal 2002, la rassegna estiva Danza San Gimignano, un cartellone ricco di eventi con nomi prestigiosi della danza italiana ed internazionale.
Nell’estate 2013 nasce nella città di San Gimignano, per la direzione artistica di Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari, il festival Orizzonti Verticali_Arti sceniche in cantiere, che vede coinvolti i vari linguaggi del teatro, della danza e delle arti performative, della musica, fino alla letteratura con la presentazione di libri, agli incontri con gli autori, critici, artisti e pubblico. Dal 2016 Orizzonti Verticali si arricchisce della collaborazione con Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee (FI), che ne accresce la struttura; nelle ultime edizioni aderisce sempre più all’idea di cantiere delle arti, con la rielaborazione degli spettacoli site specific, prime nazionali sotto forma di studi e con un’attenzione verso le nuove generazioni sostenendo i giovani artisti con progetti di residenza.
Per l’attività di formazione ha collaborato a più riprese con Fondazione Toscana Spettacolo (Firenze), l’Accademia sull’Arte del Gesto diretta da Virgilio Sieni. Nel 2012 è partner del Corso di Alta Formazione Artistica e Tecnica T.U. Teatro Urbano (POR FSE Regione Toscana, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) con Compagnia Krypton di Scandicci e Teatro dell’Aglio di Piombino.
Nell’aprile 2018 è invitata a Yerevan (Armenia) a tenere un corso di formazione sull’azione scenica durante il quale giovani danzatori ed attori hanno partecipato alla creazione della nuova versione dello spettacolo Macchine di Sebastiano Vassalli. Per l’occasione il testo dello spettacolo è stato tradotto in lingua armena.
Da sempre il linguaggio scenico dei lavori ha indagato i linguaggi della visual art attraverso video mapping e video prodotti live o in post produzione; dal 2020 promuove un progetto sulle nuove tecnologie sull’evoluzione 3D e VR, vincendo il bando della Fondazione Toscana Spettacolo onlus “Così remoti, così vicini” per la digitalizzazione in VR dello spettacolo L’imputato non è colpevole per la piattaforma Oculus, e tutt’ora la ricerca della compagnia si muove in questa direzione.
Nel 2021 Bianchisentieri e Sentieri di carta ricevono il riconoscimento dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale.
La compagnia è sostenuta dal 2003 dalla Regione Toscana – Dipartimento per i Beni e le Attività Culturali e, per il triennio 2013>2015, vince il Bando della Regione Toscana per il Sostegno a Progetti di Residenza Artistica e Culturale per lo Spettacolo dal Vivo. Nel 2016 diventa socio fondatore della Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee che vince il bando per l’accreditamento della Regione Toscana come Ente di rilevanza regionale dello spettacolo dal vivo con sede in San Gimignano al Teatro dei Leggieri, un ruolo teso alla valorizzazione e diffusione della creazione contemporanea attraverso l’esplorazione dei linguaggi artistici volti allo sviluppo di esperienze interdisciplinari, a livello locale e sul territorio toscano in relazione con un più ampio contesto nazionale e internazionale.

 

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